PAZZI DEL CALCIO · 22. dicembre 2020
Corre strano. Sembra che zoppichi: curvo, tirato, storto. Però va, come se avesse i paraocchi, dritto verso il traguardo: due pali, una traversa, la rete dietro. Quando fai l’attaccante te ne freghi del resto, casa tua sono sedici metri messi al contrario perché cominciano nell’infinito e finiscono con una porta. Gli altri hanno il campo d’avanti, tu no. Devi guardare là, devi mordere e andare. Se qualcuno si mette in mezzo, peggio per lui. Il traguardo si deve gonfiare, tu vuoi...